I CITTADINI SOVRAINDEBITATI

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Cosa offre in concreto RI€MERGO ai cittadini e alle famiglie sovraindebitate?

1)   La prima azione che svolgono gli esperti dello Sportello, è l’esame dettagliato, assieme al debitore, della sua situazione debitoria complessiva.

E' importante avere un panorama completo dei creditori, degli importi dovuti e delle eventuali garanzie (ipoteche, fideiussioni rilasciate da parenti, eccetera). Non è raro, infatti, che la persona sovraindebitata non tenga conto di tutti i debiti che ha contratto, ma solo di quelli che sembrano più urgenti (per esempio perché si è ricevuta una richiesta di rientro immediato di un fido o perché una società di recupero crediti telefona a casa una volta al giorno). Questo atteggiamento porta non di rado ad errori che poi compromettono l'intera situazione:

  •  capita spesso che il debitore si accordi per un piano di rientro con un solo creditore, senza considerare tutti gli altri, per accorgersi dopo pochissimo tempo di non riuscire a far fronte a tutti gli impegni;
  • inoltre se le risorse sono poche, non devono essere impiegate esclusivamente per pagare il creditore più insistente, ma devono essere calibrate in base agli obiettivi ritenuti più importanti, o in base a ciò che si rischia di perdere (vi è un'ipoteca sulla casa, che può essere aggredita? la moglie del debitore ha rilasciato una fideiussione e pertanto sono a rischio anche i suoi beni?  e così via).​

2)    La seconda azione consiste nel prendere in considerazione il patrimonio e il reddito del debitore e della sua famiglia.

Questo serve ad avere un quadro realistico delle possibilità concrete di pagamento dei diversi debiti: inutile proporre un rientro nel breve periodo e con una rata elevata, se dopo due mesi il piano non potrà essere rispettato!

Inoltre dal patrimonio e dal reddito sarà possibile individuare con chiarezza i rischi che il debitore e i suoi familiari corrono non pagando questo o quel debito (a partire dal pignoramento di parte dello stipendio o del conto corrente, fino all'esecuzione sui beni immobili di proprietà).

3)   La terza fase, di analisi della situazione nel suo complesso, individua le possibili soluzioni: dopo aver deciso cosa è possibile in concreto fare, cosa si rischia, e quali sono le priorità, occorre affrontare i creditori, o singolarmente, proponendo soluzioni differenziate, o nel loro complesso, utilizzando i recenti strumenti offerti dalla legge sulla composizione della crisi da sovraindebitamento.

L'esperienza dimostra che la fermezza e la chiarezza degli obiettivi da raggiungere possono portare a trattative molto stringenti con le diverse controparti, a maggior ragione se ciò è accompagnato da competenza e credibilità.

4)   La fase finale prevede che il debitore possa mettere in atto autonomamante le strategie prospettate, oppure affidarsi allo Sportello, che offrirà ai cittadini l'assistenza necessaria.